Da fine Febbraio ad inizio Ottobre qui alla Farm si verifica un fenomeno singolare. La mia postazione si trova in posizione perfettamente frontale rispetto alla porta, che, essendo vetrata, fa entrare una notevole quantità di luce.
Soltanto che ci parcheggiamo le auto davanti.
E poi il sole riflette su cofani e vetri, indovinate dove?
Ma è ovvio, direttamente nelle mie pupille, sparando raggi laser che al confronto un Gundam sembra la pistolina della cassiera al supermercato.
Dopo aver subito una mutazione della struttura genomica per colpa della luce dando origine ad un nuovo tipo di supereroe dal corpo di uomo e testa di ca**o mi sono deciso ad imparare qualcosa su lenti ed assorbimento dello spettro luminoso, se non per salvaguardare la mia salute (già compromessa) almeno per sfoggiare una conoscenza superiore con voi plebaglia.
Partiamo a svelare il mondo delle lenti per le mascherine da snowboard!

Come sono fatte le lenti

Le lenti per la maschera da snow si suddividono in due macro categorie.
Le lenti singole hanno un solo layer solitamente in materiali sintetici come policarbonato, e sono presenti solo su maschere estremamente economiche.
Le lenti doppie hanno una seconda lente interna incollata a quella principale a distanza di pochi millimetri, questo permette la creazione di una camera d’aria tra le due lenti che ha la proprietà di ridurre la differenza termica tra esterno ed interno della lente, riducendo di molto l’appannamento.

Le lenti possono essere cilindriche o toriche (sferiche per voi analfabeti).
Le lenti cilindriche sono più minimali ed eleganti, ma distorcono maggiormente l’immagine.
Le lenti sferiche sono fatte apposta per ottenere maggior nitidezza dell’immagine, e sono davvero tamarre e di solito costano di più.

I trattamenti applicati alle lenti

Le lenti di per sè sono pezzi di plastica trasparente e senza trattamenti appositi andreste in giro a farvi sciogliere le retine come marshmellows.
Quindi le vostre lenti vengono:
  -colorate: una diversa colorazione avrà un diverso assorbimento luminoso. Praticamente quando “vedi giallo” o “vedi verde” non è colpa del panino che hai mangiato al rifugio, è il filtro e a seconda dell’intensità dello stesso i vostri occhi rimarranno più o meno fulminati dai cofani delle macchine parcheggiate davanti al negozio.
  -rese antiriflesso: il fastidioso riverbero interno alla lente delle immagini viene eliminato con questo trattamento. Vi eviterà di sentirvi dentro la sala degli specchi del luna park.
  -trattamento antifog: la lente interna, quella rivolta verso il vostro faccione, viene trattata per evitare l’appannamento. Se lasciate inumidire la maschera o sudate come mufloni questo trattamento si arrende e sono cacchi vostri. 
  -polarizzate: la polarizzazione avviene solo su lenti di altissima gamma, sostanzialmente blocca la luce che proviene da diverse direzioni per colpa del riverbero e lascia libero il passaggio solo ad un fascio uniforme. Non allertate i compagni, parliamo di fascio luminoso. In questo modo la visione è più nitida e definita.
  -trattate contro i raggi UV: le lenti vengono schermate contro i nocivi raggi UV che danneggiano la vista. A seconda dell’intensità del trattamento la schermatura è più o meno totale.
  -specchiate: il trattamento specchiato blocca gran parte della luce in entrata, diminuendo di molto la luminosità ambientale aumentando il comfort in situazioni di luce forte.Il livello di assorbimento della luce viene schematizzato in quattro livelli, da S1 ad S4. La S1 è una lente praticamente trasparente con filtro giallo, arancio o rosa; questi colori stimolano la percezione dei contrasti nell’occhio, e l’assenza di specchiature permette di vedere discretamente nel brutto tempo. Via via crescendo si arriva alle lenti S4 con filtro scurissimo e quasi sempre specchiate; queste restituiscono una visuale molto buia, sono adatte alle giornate estive in ghiacciaio oppure quando il sole pieno è frontale.

Le lenti foto-cromatiche

Oltre a tutte queste bellissime caratteristiche le lenti possono anche essere foto-cromatiche.
Ma che diavolo vuol dire?
Tramite un trattamento apposito la lente diventa sensibile alla luce e si scurisce mano a mano che la luce aumenta di intensità. Questo non vuole dire che passerà da chiarissima a scurissima nel giro di un secondo, l’adattamento è studiato per offrire la luminosità giusta mano a mano che cambia la luce della giornata.

La cura della maschera

Oltre ad assicurarti di pulire la lente solo con il pannetto in dotazione (se la graffi pulendola con i fazzoletti sputazzati che hai in tasca sono affari tuoi) ci sono un paio di accorgimenti per evitare di trovarti i pesci rossi tra le due lenti.
Mai mettere via la maschera insieme al para-collo o casco sudati. Prima deve asciugare tutto.
Evitare che la neve si fermi sulle prese d’aria superiori della maschera. Finirebbe per colare dentro le lenti.
Non togliere e mettere continuamente la maschera durante la giornata. Favorisce l’appannamento.
Non desiderare la donna d’altri.
L’ultimo l’ho rubato ad un altro autore,non fateci caso.

Conclusioni

Parametri come trattamenti UV, antiriflesso, antigraffio e polarizzante sono indice di qualità della lente stessa e, seppure influiscano sulla visione, rappresentano una scelta di qualità e non riguardante il tipo di utilizzo. In poche parole se hai i soldi prendi quelle con tante tecnologie applicate. La maschera va scelta quindi in base alle condizioni di luce che andremo ad affrontare. Ormai numerosi marchi offrono due tipologie di lenti con l’acquisto di una sola maschera, la prima lente più adatta a condizioni di luce forte abbinata ad una Persimmon (gialla trasparente) per le condizioni di luce scarsa o brutto tempo che ti evita di schiantarti come un moscerino sul parabrezza appena comincia a nevicare. Lenti ad alta schermatura sono indicate per chi fa uscite in ghiacciaio od in condizioni di luce molto forte, mentre la possibilità di avere una lente foto-cromatica rende possibile affrontare condizioni di luce molto varie senza dover cambiare lente, o maschera, nel corso della giornata.

Scopri di più sullo snowboard
Hai imparato la lezione? Diventa un maestro jedi sulle tavole e stupisci gli amici al bar sbattendo l'articolo sulla loro bacheca Facebook ed espandi la tua conoscenza dando una letta agli altri articoli sulla storia su Burton o l'introduzione agli stili di riding dello snowboard.