Il Freeride

Finalmente hai tolto le rotelline dallo snowboard, non hai più bisogno della guida assistita per fare le curve e stavi pensando di alzare il grado di sfida spingendoti in qualche discesa fuoripista.

Sicuramente è una delle cose più appaganti da fare in montagna in inverno, ma è anche una delle attività che richiedono più attenzione per portare a casa la pellaccia.


A noi serve che rimaniate tutti vivi così che possiate spendere su freshfarm.it tutti i vostri risparmi, quindi abbiamo pensato di darvi due spunti su come non lasciarci le penne in freeride

Il freeride è una sensazione unica, da non prendere sotto gamba.

I mezzi giusti.

E no, non stiamo parlando della tavola da usare sulla neve fresca, ma degli unici oggetti in grado di aumentare le possibilità di rivedere casa tua se le cose andassero nel verso sbagliato.

Ecco i tuoi nuovi migliori amici, te li presento: Artva, Pala, Sonda, e magari anche il señor Airbag. Senza questi nessuna uscita in freeride ha la minima parvenza di essere sicura.

Le condizioni però non si fermano qui, perché per essere ragionevolmente sicuri di tornare a casa a mangiare una bella carbonara servono altre 2 cose: qualche lezione con un istruttore e compagni preparati ed equipaggiati come te!

Puoi avere tutto il necessario ma la vedo molto dura spalarsi via la neve da addosso da soli, 2 metri sotto essa.

I soldini spesi in sistemi di sicurezza sono i soldini meglio spesi, a meno che tu non abbia una assicurazione sulla vita, in quel caso tua moglie potrebbe non essere dello stesso parere.

Ciao Mamma, ci vediamo dopo!

La chiave per ogni buona uscita in freeride è trovare qualcuno che abbia il buon cuore di cucinare per voi quando tornerete assolutamente demoliti dalla 10 ore passate a scarpinare su e giù per la montagna, ma chiaramente non è questo di cui volevo parlarvi.

Comunicare alle altre persone dove siete e cosa state facendo
è fondamentale nel caso la giornata non andasse come programmato e se nessun altro sa dove siete finiti ricevere aiuto non è sempre così scontato e immediato!

Quindi non fate gli eremiti e parlate con chi vi sta intorno dei vostri programmi.

Mamma sempre molto pratica, love u mom

Il Bollettino valanghe.

Come in ogni viaggio anche in questo caso è meglio partire preparati e il modo migliore per farlo è consultare il bollettino valanghe da diverse fonti, eccone alcuni che noi usiamo abitualmente:

- Aineva - https://bollettini.aineva.it/b...
- MeteoMont -https://meteomont.carabinieri....

Una volta arrivati in loco fare un bel test della neve può aiutarvi a capire meglio le condizioni e valutare i rischi.

Immagine presa da Chugach Avalance Center + Il Rosso perché mi fa spaccare

Neve fresca, giornata perfetta?

Nevica da 2 giorni, fuori c'è un metro di neve freschissima mai toccata e tu stai già sognando il momento in cui ci surferai in mezzo, ma sei sicuro che sia l'idea giusta?

Non sempre neve appena scesa significa che sarà una giornata ideale
, infatti le condizioni della neve che ha fatto "il fondo" prima dell'ultima nevicata fanno tutta la differenza.

Se ad esempio nei giorni precedenti ci sono stati forti sbalzi di temperature fra giornate calde e notti fredde potrebbe essersi formato uno strato di ghiaccio (strato debole) che impedisce alla neve nuova di fare presa risultando in un alto rischio valanghe.

Consigliamo sempre di osservare bene le condizioni della neve e rivolgersi a qualche guida o local esperto. Tu però non hai resistito e ti sei piombato su un versante da oltre 30° di pendenza, mentre scendi senti dei rassicuranti "CRACK", se non sei già dentro l'onda implorando l'aiuto divino punta immediatamente una zona laterale rialzata e buttatici come se il lurido fuori dalla discoteca stesse regalando la porchetta avanzata.

Meglio non rischiare la pelle per una bella surfata, sopra tutto se potrebbe essere l'ultima!

Se hai fatto il patatrac prova ad uscirne spostandoti su un lato rialzato, tanto ormai è fatta e prenderai comunque del somaro.

Le 5 Bandiere Rosse del Freeride

- Ti chiede le password dei tuoi social
- Cancella tutti i contatti femminili
- Dramma se non rispondi ai messaggi entro 30 secondi
- No asp blog sbagliato, rifamo.

Ultimi ma non per importanza sono cinque consigli ben noti nel mondo dello sci/snowboard alpinismo, Jones li allega ad ogni tavola e noi ci teniamo a farteli presente prima che la tua avventura backcountry cominci:

-La neve fresca è un segno di pericolo di valanga. La maggior parte delle valanghe ha questa origine. Aspettatevi un pericolo di valanghe elevato o estremo per almeno 24 ore dopo una nevicata. Seguendo questa regola, ridurrete del 90% il rischio di distacco di una valanga.

-I segni di valanghe recenti, come le "linee di corona" (il bordo del pendio dove la valanga si è staccata) e gli "avy debris" (i resti di valanghe crollate) devono essere presi molto sul serio. Siate particolarmente cauti se trovate tracce di valanga a un'altitudine simile a quella del pendio che volete percorrere.

-I crolli o le crepe nel manto nevoso sono segno di strati instabili nel manto stesso. Le crepe possono anche spuntare dagli sci o dalla tavola quando si scia o si pedala sulla neve fresca. Questi sono tutti segnali di strati di neve pericolosi. Un rapido aumento della temperatura comporta sempre un potenziale rischio di valanghe perché il manto nevoso non ha il tempo di adattarsi al cambiamento di temperatura. Prendete ulteriori precauzioni nei primi giorni caldi dopo un ciclo di tempeste.

-Venti forti, neve soffiata e alla deriva
. Se il vento è abbastanza forte da trasportare la neve, le condizioni delle valanghe possono passare da stabili a pericolose senza che vi sia neve fresca. Fate attenzione alla neve sulle creste alte e alle sacche caricate dal vento in cima alle pareti e agli scivoli.

Jones Snowboard allega le 5 Red Flags ad ogni tavola, Jones ti vuole bene.