CULTURE
Bataleon e 3BT, prima le risate poi la gloria
Nel 2000 l'olandese Jorgen Karlson s'è fatto ridere addosso da ogni azienda, oggi ha il suo brand con Blackjack ecc ecc...
Incredibile come negli ultimi anni 90 e i primi del 2000 in tutto il mondo la mattina si svegliava un man e fondava un brand di snowboard, solo in questo periodo nasce CAPiTA, Analog, Drake, DinosaursWillDie, Mistral viene acquisita da HEAD che si butta nel settore a gamba tesa, e tanti altri che se ci mettiamo qua non finiamo più. Beh, in una di queste giornate un pazzo olandese decide che "hei, secondo me (e i miei studi in biofisica) una tavola fatta a barchetta potrebbe essere una figata" e così la fiaba comincia.
Bataleon Snowboard e il suo combattuto inizio
"Come la storia ci ha sempre insegnato gli innovatori prima prendono pesci in faccia ad ogni porta cui bussano, poi si prendono la rivincita con gli interessi. "
Jorgen Karlson passa gli ultimi anni dei 90 in cerca di un brand che stia ad ascoltare la sua idea: una tavola con una base con più 3D che zona piatta potrebbe avere molteplici vantaggi, definendo le costruzioni dell'epoca come semplici sci molto larghi.
Come la storia ci ha sempre insegnato gli innovatori prima prendono pesci in faccia ad ogni porta cui bussano, poi si prendono la rivincita con gli interessi.
Ed è dopo anni di sberle che nel 2000 il già 44enne Jorgen trova un paio di visionari norvegesi, Rubby e Danny, che appena provati i primi prototipi subito si innamorano e supportano la sua idea: Nasce Low Pressure Studio e subito dopo il logo a tre dita ad indicare per l'appunto la Triple Base Technology
Il passo successivo è trovare qualcuno che produca queste tavole e l'ex-Elan (oggi CAPiTA Mothership aka MARS1) accetta la sfida aiutando con le sue conoscenze decennali il nostro dream team a realizzare il loro sogno.
Accoglienza, a metà tra scetticismo e pregiudizio
"alcuni avevano addirittura pensato di passarci sopra con il furgoncino per farle tornare piatte."
Siccome le cose nuove fanno paura a tutti, i primi Riders che provavano le tavole Bataleon erano scettici come pochi. Alcuni avevano addirittura pensato di passarci sopra con il furgoncino per farle tornare piatte (non funziona così, non ci provare) ma non appena si allacciavano e facevano mezza pista la cosa cambiava e "i ragazzi dalle tavole con gli shapes strani" se la ridevano.
In pochissimo tempo e grazie ad un'ottimo giro di passa parola il brand acquisisce notorietà, un po' per curiosità generale un po' perché davvero è una roba che funziona, ed oggi si trovano tavole Bataleon in quasi ogni shop around the world.
Lobster, Helgason, i Morgans e il BataVerso
"Ad oggi hanno una linea da oltre 30 modelli dalle 6 alle 8 misure ciascuno divenendo uno dei brand più completi sul mercato."
Non appena i fratellini spacca culi ai passeri macinatori di contest e protagonisti delle videoparts più pese dell'epoca hanno messo piede su una Bata la cosa prende un altro giro e nasce Lobster in collaborazione stretta con il brand dal pazzo shape, grafiche core e stile a palate portando l'Halldor Helgason Pro Model nell'olimpo delle tavole da park preferite dai riders.
Ethan e Annika Morgan (finalista Slopestyle/Big Air alle olimpiadi invernali 2022) fanno parte della famiglia Bataleon da anni e questi ragazzoni tedeschi spingono l'asticella sempre più in alto tra video parts assurde, competizioni ufficiali e non (vedi StreetJam Innsbruk) diventando uno dei fulcri del BataVerso.
Ad oggi hanno una linea da oltre 30 modelli dalle 6 alle 8 misure ciascuna prodotte da SWS a Dubai in una delle aziende più avanzate tecnologicamente e sostenibili del momento.
Cosa ne pensi di Bataleon? Pazzi svitati racconta balle o geni indiscussi? Noi di Fresh Farm non abbiamo dubbi ma se vuoi farci sapere la tua Albertone non vede l'ora di leggere i vostri messaggi. Si è preso una mezza giornata apposta.
2022 Michele Cocconi