GUIDE E CONSIGLI
La MAXI-Guida alle tavole da snowboard
Sei pronto a leggere uno dei mattoni più tediosi della cultura snowboard?

Qui troverai tutto quello che ti serve per scegliere o approfondire l'argomento tavole.
Sei pronto a leggere uno dei mattoni più tediosi della cultura snowboard?
Aggiungerò un sommario per semplificare la vita a chi ha una spanna dell'attenzione di un bambino di 5 anni su TikTok.
Sommario:
- Tipologie di Shape
- Tipologie di Camber
- Tipologie di Materiali
- Il Flex
- Tipologie di Inserti
- Come scegliere la lunghezza
- Come scegliere la larghezza
- Come scegliere la tipologia
- Come personalizzare lo Snowboard
GLI SHAPE DELLO SNOWBOARD
L'argomento più caldo lo tocchiamo subito e diciamo immediatamente: tutti gli shape sono "bi-direzionali" che come termine lo detesto ma in Italia lo usano in tantissimi, sbagliando. Anche tavole molto direzionate con coda di rondine sono predisposte all'uso in switch.
Lo SHAPE è la sagoma dello snowboard se lo guardiamo dall'alto, come avrai notato non tutti gli snowboard hanno la forma simile a quella di uno skate, alcuni hanno punte larghe, lunghe o tagliate, come mai?
Andiamo a vedere perché scegliere uno shape piuttosto di un altro in funzione della nostra giornata e/o utilizzo e non del "pro rider che vorrei essere ma le alette di pollo e pigrizia cronica mi bloccano".

I macro shapes dello snowboard sono:
- Twin Tip o True Twin
- Directional Twin o Twin Like
- Tapered Twin
- Directional
TWIN TIP | TRUE TWIN
Punte gemelle, semplice da ricordare, erroneamente associato allo snowboard come unico shape da quei maledetti jibber di inizio 2000. Anche tu sei convinto di aver imparato su una twin-tip da noleggio, vieni in negozio mi fai vedere la foto di quella che hai usato che in realtà era un directional-twin e fai la figura del pellegrino, ma ci sta.
Lo shape viene sviluppato nell'epoca BOOM del freestyle, si lasciano le radici del surf e ci si butta a copiare gli skaters, serve versatilità su tutte e due le punte e chissene frega se in curva ho meno presa e in powder non galleggio io devo saltare e atterrare con ogni piede allo stesso modo perché sono un freestyler e devo vincere.
Con questa premessa dovrei aver demolito metà di voi, che in park non ci entrano manco pagati, se ogni vuoi imparare ad andare in switch non ti serve obbligatoriamente una tavola twin tip.
È lo shape ideale per riders creativi che sono disposti a perdere un po' di galleggiamento e precisione in pista a favore di un uso freestyle.
DIRECTIONAL TWIN | TWIN LIKE
Le punte rimangono gemelle in larghezza, mentre una delle due ha mangiato più spinaci e cresce in altezza di qualche centimetro.
È il profilo più utilizzato al mondo nonché il più versatile.
Spesso questo profilo si trova sulle tavole "ammiraglia" di ogni brand, esempio la Drake Team, Nitro Team, Ride Algorhytm, K2 Manifest, Rome Stalecrewzer eccetera eccetera, con punta più lunga della coda di 1-2 cm, una sciocchezza che però in conduzione ci aiuta a tenere la tavola in curva con meno fatica e galleggiare meglio in neve fresca.
Queste soluzioni sono scelte anche da freestyler, come le già citate Nitro e Drake Team che sulle spalle hanno diverse medaglie tra Coppe del Mondo e XGames.
TAPERED TWIN
Oggi molto presente in quasi tutte le collezioni è l'opposto del directional-twin, invece di avere le punte larghe uguali ne ha una più larga, mentre la lunghezza è la stessa.
Le punte lunghe uguali rendono il riding in switch più facile e intuitivo mentre la punta più larga aiuta nel galleggiamento e presa di lamina sui fondi duri.
Questo tipo di profilo lo si trova su tavole che non rientrano in categorie specifiche di utilizzo come la Ride Warpig o K2 Almanac, essendo normalmente più larghe al centro sono pensate per essere usate un po' più corte della tua misura standard.
Spesso sono tavole da "resort" per riders che prediligono powder e carving lasciando un poco la porta aperta al freestyle senza voler cambiare tavola ogni run.
DIRECTIONAL
I profili directional sono tanti milioni di milioni perché non so se lo hai notato ma sugli impianti la maggior parte di noi sta in pista, tenta qualche salto al bordo della stessa e fondamentalmente cerca di portare a casa la pellaccia provando a divertirsi.
La caratteristica principale è la punta più lunga e larga della coda, lo potremmo chiamare anche tapered directional ma non ha senso essendo tutti i directional tapered.
Le dimensioni e forme spaziano in ogni direzione essendo il profilo più versatile per pista e powder, troviamo tavole corte e larghe, lunghe e strette, code di rondine o rigidità diverse tra coda e punta, insomma qui c'è n'è per tutti e sicuramente saper leggere la tabella dimensioni aiuta molto.
Trovi sotto un esercizio di lettura, con tabella dimensioni e reference per capire di che misura si tratta, non è scienza dei razzi, a malapena geometria di 3 elementare.

I CAMBER DELLO SNOWBOARD
Sono partito dai profili perché sono semplici, ora dovrò impegnarmi tanto per farti capire qualcosa senza mandarti in confusione totale. 1..2...3...
Il camber è la curvatura che assume la tavola da punta a punta.
Metto foto così semplifichiamo la faccenda:

Quasi ogni brand ne sviluppa di personali ma praticamente tutti hanno a catalogo tavole con profilo FLAT e CAMBER IBRIDO, oggi i due più usati.
FLAT:
Profilo piatto, semplice e intuitivo, galleggia discretamente e sulle basse/medie velocità in pista non è male. Se abbinato ad uno shape tapered rende molto in powder. Su tavole twin-tip o directional lo troviamo in modelli entry-level o tavole specifiche da jibbing.
CAMBER e HYBRID CAMBER:
Profilo ad arco, preciso scorre veloce grazie al meno attrito, perdona meno gli errori ma da molto più senso di stabilità in curva, ideale per andare forte nelle sue mille forme lo troviamo sulla maggior parte degli snowboard nelle versioni ibride con più rocker sulle punte e lo troviamo in un enorme range di tavole dall'all-mountain al freestyle. Il CAMBER "vero" più tradizionale si presta maggiormente per tavole Hard, da Boardercross o carving cattivo, poco presente nelle collezioni di oggi.
BACKSET O DIRECTIONAL CAMBER:
Li tratto insieme essendo poco differenti, la zona della punta ha molto rocker, un bel cucchiaione, mentre il camber è spostato sotto il piede posteriore.
Questa soluzione aumenta il galleggiamento in neve fresca e dona un ottimo pop in coda, ideale per tavole da freeride o chi cerca curve lunghe e poco impegnative in pista.
HYBRID ROCKER
Sono profili che hanno riscosso molto successo qualche anno fa, oggi esistono in forme diverse che si avvicinano più al camber o più al rocker (che non viene praticamente più usato). Attualmente pochi brand investono in questi profili essendo i camber ibridi diventati molto versatili.
MATERIALI DELLO SNOWBOARD
Abbiamo visto le sue forme ma poi di cosa è fatto? Marzapane?
Ebbene le tavole da snowboard sono fatte proprio come gli sci, strati di materiali pressati insieme a caldo con delle resine.
Viene chiamata costruzione a sandwich e non ci va molto lontano: al centro abbiamo la nostra anima o core che è un foglio spesso qualche mm composto da listarelle di legno incollate insieme, a volte di un solo legno a volte mixati, i più utilizzati sono la paulonia e pioppo. Si possono trovare anche core arricchiti con PET di recupero o Koroyd che alleggeriscono la struttura.
Sopra e sotto l'anima ci si mette fogli di fibra di vetro, con le fibre più o meno incrociate per avere più o meno resistenza alla torsione e flessione.
Nella parte inferiore viene messa la soletta in P-Tex estruso o sinterizzato in base alla qualità che si desidera e le prestazioni che si vogliono ottenere, essa è circondata dalle lamine in ferro (spesso non INOX per motivi di flessibilità, per questo a volte fanno ruggine se non asciugate ed unte) che entrano fino a 1-2cm all'interno del profilo tra la fibra di vetro e la soletta.
Il topsheet è lo strato superiore, a volte lucido, a volte verniciato opaco o effetto legno è lo strato esterno protettivo che riporta la grafica, ad oggi sono stampati per la maggior parte in eco-inchiostri o rifiniti con vero legno come quelle mine di Sandy Shapes.
Il tutto è circondato dal Sidewall che si occupa ci proteggere i lati scoperti e ad assorbire parte delle vibrazioni, può essere in ABS o in legno.

IL FLEX
Un argomento che scotta come il circolo polare artico è il flex, annidato nel tuo subconscio è spesso l'unica cosa che riesci a comprendere di una tavola.
La guardi, la scruti, leggi la tabella poi la appoggi su una mano e con l'altra fai pressione al centro per vedere quanto è rigida.
Se ti dicessi che non è servito a niente e non ti ha dato nessuna reale idea di come si comporterà sotto i piedi?
Gli snowboard moderni non sono delle putrelle rigide uguali da punta a coda ma anzi hanno un bel po' di zone di flex differenziato lungo tutta la tavola.
Avere zone più morbide di altre permette una messa a punto precisissima per il tipo di utilizzo a cui si mira.
PUNTE E CODE RIGIDE: sono una prerogativa ti tavole che corrono veloce, sia in pista ma anche su salti molto grossi, avere punte più rigide ammortizza meglio i grandi atterraggi e dona stabilità in curva veloce.
PUNTA MORBIDA E CODA RIGIDA: scelta interessante per tavole da powder e touring in pista, perdono velocità di ingresso curva rendendola più facile e intuitiva a favore di un migliore galleggiamento in neve fresca.
PUNTE MORBIDE CENTRO RIGIDO: ideale per tavole da jibbing/park intermedio molto permissive sulle punte ma con il giusto sostegno e pop centrale per uscire dalle strutture più stronze.
Queste sono solo alcune delle soluzioni e per percepirle nel modo migliore l'unico test che puoi fare e prendere la tavola e metterla in piedi, posizionare una mano sulla soletta in prossimità dell'attacco superiore e posizionare la seconda mano sulle boccole di fissaggio dell'attacco inferiore, facendo pressione sulla coda appoggiata a terra sentirai la differenza tra punta e coda, tra attacco anteriore e posteriore e la flessione centrale.

INSERTI SNOWBOARD
Gli inserti sono quelle cose che fanno schizzare il prezzo della tavola, essenziali quanto difficili da progettare aiutano i costruttori a evolvere il prodotto in maniera ancora più specifica.
I più comuni sono gli inserti in fibra di carbonio, delle strisce di tessuto di carbonio che vengono inserite strategicamente per aumentare la velocità di trasmissione della forza sulle lamine o per accentuare il pop.
Spesso sono collocati tra gli attacchi o dalla zona di questi ultimi fino alle punte.
Altri inserti utilizzati sono il Lino, il Basalto, il Bambù e anche il sughero. Lo scopo è arricchire la costruzione rendendola meno suscettibile alle vibrazioni, più reattiva nel pop, più leggera e fluida.
Un altra lavorazione che viene fatta per ottimizzare il prodotto è la RASTREMAZIONE che prevede la smussatura dei bordi ma anche di alcune zone dell'anima in legno migliorando il flex e alleggerendo il tutto.
COME SCEGLIERE
Hai scrollato tutto il pippone senza leggerlo la quale mi ha preso ben 3 ore che avrei potuto spendere su 9gag solo per arrivare qui. OK vai tra, non mi offendo.
LUNGHEZZA DELLO SNOWBOARD
Questa è la parte più di fantasia, purtroppo la conformazione fisica è personale e a volte bisogna cercare dei compromessi.
I tre dati fondamentali per capire quali misure sono più adatte a noi sono peso, altezza e numero di scarpone. Quest'ultimo ci servirà dopo.
La tavola la scegliamo primariamente in base al peso del rider:
55-60kg : 144-147cm
60-65kg : 147-149cm
65-70kg : 149-152cm
70-75kg : 152-154cm
75-80kg : 154-157cm
80-85kg : 156-158cm
85-90kg : 158-161cm
Se sei come me che sono il sosia di Danny DeVito purtroppo solo il peso non basta, stesso discorso se sei 2mt per 55kg. Si tende ad accorciare un paio di cm se si è nel primo caso mentre si tende ad allungare se si è nel secondo caso.
LARGHEZZA DELLO SNOWBOARD
Abbiamo circa capito che misura di snowboard ci serve ora togliamo l'ultimo dubbio, lo prendo WIDE o no?
WIDE vuol dire più largo, perché se entrambe pesiamo 75kg e siamo alti 180cm la misura più corretta sarebbe 155-56, ma tu hai un 42EU e io un 44,5EU di piede.
La risposta te la do subito: tu 155-6 io 154-55 wide.
Questo crea problemi, se tutte le tavole fossero larghe uguali per accomodare tutti i piedi tu che hai un 42 non curvi più, o per lo meno, fai una fatica canaglia a spostare il peso oltre la lamina.
Perciò anche la larghezza cambia con la misura e per gli sfigati come me che hanno un 44 o più (circa 28cm di piede a nudo, 29 di scarpone/scarpe) spesso sono consigliate tavole wide, che in alcuni casi ti permette di prendere un paio di cm in meno di lunghezza a parità di superficie di galleggiamento.
Molte tavole indicano fino a che numerazione possono arrivare ma si basano giustamente su gli scarponi della medesima azienda e quindi crea altre complicanze, la regola che seguiamo in Farm è se hai un 29cm/44EU la tavola deve essere larga almeno 25,7cm al centro, da qui si sale.
Alcune tavole non hanno la nomenclatura "WIDE" perché sono modelli che nascono esclusivamente più larghi, come la LibTech Orca, la Ride Warpig, la Drake Battle e altre ancora che possono andare bene anche a chi non ha un piedone, ma spesso è consigliato averlo.
Sono uno sfigato ad avere un piedone? Se non uso una tavola standard vado peggio? No e no, una tavola wide non è una tavola depotenziata, ne tanto meno ingestibile, se ti viene consigliata è perché serve, anche se sei a confine tra l'una e l'altra optare per la più larga non si sbaglia mai.
TIPOLOGIA DI SNOBOARD
Siamo arrivati quasi in fondo, ora dopo aver fatto su e giù per l'articolo per ore e aver studiato al dettaglio ogni mia parola sei quasi pronto per camminare (scivolare :D) sulle tue gambe, lascia che ti raccolga in gruppi le tavole più richieste in base al tipo di utilizzo.
PRINCIPIANTE - INTERMEDIO CHE CI VA POCO:
Vai su shape directional twin accompagnati da profili flat/hybrid camber e flex medio-morbidi, soletta estrusa, avrai una tutto fare semplice ed economica che ti porta ovunque al giusto ritmo, una Fiat Panda 4x4 dello snowboard. Salomon Pulse, Drake GT.
PRINCIPIANTE - INTERMEDIO CHE GASANO
Sceglierei shape directional-twin accompagnati da profili hybrid camber e flex medio-morbidi sulle punte, solette estruse o sintruded, ideali sono le versioni più "easy" ed economiche di tavole consolidate, come Drake Squad o Salomon Overcast al posto delle più impegnative Drake Team e Salomon Assassin.
PRINCIPIANTE - INTERMEDIO SKATER
Tu della razza peggiore hai bisogno di una tavola twin tip, morbida, con una soletta estrusa stupida e nessun inserto, non supererai i 30km/h ma non ti importa, tu vuoi ferri e flat trick tutto il tempo, per la powder c'è la pensione. Salomon Sleepwalker, Drake TAO, Bataleon Disaster.
INTERMEDIO IN FISSA CON I TRICK:
Scegli shape twin-tip/directional twin con profili hybrid camber e flex intermedi, una buona soletta sinterizzata e ci fai di tutto con il giusto pop e versatilità. Capita Indoor Survival, Salomon Huck Knife e Rome Agent, Ride Zero sono alcune che ci stanno bene.
INTERMEDI DA PISTA E QUALCHE BOSCO:
Gli shape più indicati sono directional-twin/directional con flex intermedio più rigido in coda e morbido in punta, profilo camber o hybrid camber per precisione, tenuta e pop. Poca spesa massima resa troviamo la Drake Shot, salendo la Rome Ravine e K2 Instrument sono ottime scelte in mezzo al mucchio di roba valida.
INTERMEDI - AVANZATI RATTI DA PARK
Incredibile tu stia leggendo qui invece che fare riabilitazione man, complimenti.
Twin-tip o directional twin dal flex medio-alto con soletta sinterizzata e più inserti che puoi, schizza il volo e atterra nel salotto di casa, go big bro. Nitro Beast, Salomon Huck Knife Pro, Ride Benchwarmer.
INTERMEDI - AVANZATI VELOCITAAAA'
Prendi la roba più direzionata e rigida che trovi, no code di rondine, solo carbonio, forza e cattiveria, prendila il più stretta possibile che ci entri il piede, abbinaci un attacco in cemento e polverizza le piste. Ride Deepfake per te, CAPiTA BSOD e K2 Alchemist.
COME PERSONALIZZARE LO SNOWBOARD
Ci sono siti dedicati che producono pellicole protettive personalizzate, trasparenti o con grafiche standard, il costo è relativamente basso.
Puoi appoggiarti al grafico di paese che produce insegne o fa wrapping auto, con costi differenti ma anche qualità e possibilità diverse.
I vantaggi sono che proteggi il topsheet da buona parte dei graffi da seggiovia, dal sole e mantieni intatta la grafica originale, che appunto, potrebbe farti cagare però tecnicamente era l'unica tavola che rispecchiava il tuo riding.
Per il resto eviterei bombolette e vernici che rischiano di staccarsi, già portiamo abbastanza lercio in montagna.
Io ci ho messo un laminato in finto parquet così obbligo i mei amici a togliersi gli scarponi prima di provarla.
CURIOSITA' SULLE PUNTE
Le punte e code possono avere tagli stilistici differenti ma non influenzano quasi nulla il riding, dal momento che le punte si alzano dopo le zone di contatto con la neve e non hanno presa sulla stessa hanno una funzione estetica per la maggior parte dei casi.
Diversamente le CODE DI RONDINE più o meno accentuate hanno lo scopo di far affondare il retro della tavola in neve fresca così da alzare la punta e facilitare il galleggiamento, altra funzione è una gestione della coda più precisa essendo più corta. Queste soluzioni non sono utilizzate su tavole pensate più all' all-mountain-carving perché sui fondi duri come la pista tendono a flettere se molto accentuate e danno meno sensazione di presa.
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Michele Cocconi