CULTURE
Picture Organic Clothing, una azienda per l'ambiente
Picture Organic Clothing, azienda impegnata nel ridurre il proprio impatto sull'ambiente
Da sempre, nel mondo snowboard, la prima sfida riguardante il vestiario è stata quella di coniugare impermeabilità dei capi con la traspirazione.
Se vi serve un ripassino date un occhio qua: https://blog.freshfarm.it/attr...
Raggiunti standard qualitativi superbi alcune aziende hanno cominciato a concentrare i loro sforzi per aggiungere una terza caratteristica ai loro capi, la sostenibilità.
Picture Organic Clothing ha sicuramente dettato la strada da seguire, grazie alla ricerca che impiega nella produzione dei suoi capi.
Non c’è ipocrisia in questo, i ricercatori di Picture sono consapevoli che il turismo invernale non è un tipo di passatempo amico del pianeta.
E’ semplicemente una ricerca del giusto compromesso, la libertà di divertirsi consapevolmente sapendo che si sta facendo il massimo per ridurre la propria traccia.
Il processo parte dallo studio del tessuto.
Utilizzando tessuti per il 90% organici è possibile ridurre del 46% l’impatto ambientale rispetto ad un capo realizzato con materiali sintetici.
Le imbottiture vengono da lana animale e non trattata, oppure da tessuti di scarto della lavorazione.
I prodotti Picture sono fatti per durare il più a lungo possibile. Meno giacche cambiate e meno impatto ambientale producete.
Questo aspetto è curato anche nelle problematiche post vendita, i loro abiti vengono riparati piuttosto che sostituiti.
Vi assicuro che per una azienda questo significa un costo maggiore.
Difatti significa avere persone, ovviamente pagate, dedicate a questi processi.
Mentre sostituire un capo danneggiato con una giacca che al produttore costa pochi dollari sarebbe sicuramente più rapido ed economico, ma certamente più impattante.
Sicuramente la cura nella scelta delle materie prime è importante, ma la parte fondamentale riguarda le energie utilizzate per la produzione.
Basti pensare che il 59% dell’emissione globale di CO2 deriva dalla produzione di energia elettrica utilizzata nell’industria.
Siamo tu ed io che acquistiamo il tostapane, le scarpe nuove, portiamo a lavare la macchina, scriviamo al pc che abbiamo acquistato eccetera che semplicemente con il nostro vivere richiediamo la produzione di oggetti e creiamo queste emissioni.
Non ci sono processi, non ci sono colpevoli, serve soltanto la volontà di fare del proprio meglio godendosi il proprio stile di vita.
Il primo passo per ridurre l’utilizzo di combustibili fossili è curare ogni aspetto, dalla produzione al packaging alla distribuzione.
Tutto può essere oggetto di attenzioni per portare al minor livello possibile l’impatto ambientale.
Allo stato attuale le energie rinnovabili presentano ancora tanti interrogativi. I costi di produzione e successivo smaltimento di pannelli, pale eoliche e simili sono ancora molto alti, l’impatto ambientale nella produzione degli stessi in alcuni casi rischia di superare il vantaggio ottenuto nel loro utilizzo.
L’idroelettrico modifica radicalmente l’ambiente, senza contare che il più grande disastro della storia umana legato alla produzione di energia è stato il collasso di una serie di dighe in Cina che ha portato ad un numero di morti decine di volte superiore a quanto successo a Chernobyl distruggendo 30 città.
Ma nonostante tutti i rischi ed i dubbi, se una tecnologia non ha richiesta non c’è investimento nella ricerca. E’ soltanto credendo nelle energie rinnovabili, seppure allo stadio embrionale, che si può movimentare un interesse attorno ad esse e spingere i maggiori player del mondo ad investire nella ricerca.
E Picture ha deciso di essere parte di questo movimento, decidendo di guadagnare meno dai suoi prodotti (i costi di produzione sono nettamente superiori al normale) e cercando di aprire la strada per un futuro più sostenibile anche nel campo degli sport invernali.