ATTREZZATURA
Terminologia dello Snowboard
Camber, shape, freeride ed altri termini indigesti spiegati in questa guida alla terminologia dello snowboard!
Per la scelta dell’attrezzatura vi abbiamo aiutato a districarvi attraverso un labirinto di tecnicismi con la facilità con la quale si parcheggia una smart in centro, state cominciando a muovere i primi passi sulle piste e venite investiti da rider di vecchia data che cominciano a chiedervi cose incomprensibili. Come vi trovate in backside, se la tavola è camber, qualcuno con più ardore vi chiede addirittura se siete goofy. Tranquilli mettete via le lame non stanno cercando di offendervi, armatevi di questa guida e rispondete a tono sembrando degli espertoni fin dal day one.
Terminologia per principianti - Le parti della tavola
Partiamo dalla fase più interessante, definendo le diverse parti della tavola per fare un figurone fin da subito (e non sembrare dei pellegri quando la tizia al bar vi chiede chi ha fatto il disegno sul topsheet)
Il profilo
Parliamo subito di una componente importante della tavola, il profilo (spesso detto camber). E’ la piega che la tavola mostra quando viene appoggiata di piatto. Può avere diversi nomi, che sono:
- Camber Classico o tradizionale, quando
la tavola presenta la zona centrale sollevata e le punte premono sul piano
- Camber inverso, rocker, banana quando la zona centrale tocca terra e le punte sono sollevate
- Camber piatto o flat o zero quanto tutta la tavola appoggia sul
piano
-Gullwing o ibrido o Flying V quando la tavola appoggia in centro, poi solleva sotto gli attacchi, poi torna a toccare nei pressi delle punte
Le altre variabili sono tutte derivate da questi quattro profili e ne differiranno
per pochissimi particolari, vi rimando al completissimo articolo sui profili se volete saperne di più.
Lo shape
Lo shape non è altro che la forma della tavola. Ha le punte uguali? Sono diverse? Di quanto? Appoggia il teschio e smetti di farti domande amletiche, le risposte le abbiamo noi.
-twin tip: la tavola è perfettamente simmetrica in punta
e coda, ed il montaggio corretto degli attacchi è centrale
-twin like o directional twin: punta e coda sono simmetriche, ma gli attacchi sono correttamente montati qualche cm verso la coda
-tapered: sono tavole “a forma di freccia”, con
punta più larga e coda più stretta. Solitamente sono anche directional.
Attenzione, ultimamente non è raro trovare tavole perfettamente twin ma con punta e coda tagliate in modo diverso (tipo Salomon Ultimate Ride). La tavola resta
twin, quello che conta infatti è la larghezza delle estremità nei punti più larghi.
Il flex dello snowboard
Allora, questa è una delle misure più usate ed anche peggio usate del mondo snowboard. Dare un numero di flex su una scala ad una tavola è quasi impossibile, quindi chi vi parla di “tavola flex 6” non sa cosa sta dicendo.
Vi rimando al
dettagliatissimo articolo sul flex nel caso siate curiosi.
Noi ci limitiamo a suddividere le tavole in quattro categorie, dalle più morbide alle più rigide. La
rigidità non definisce però come verrà usata la tavola, ma solamente che risposta darà. C’è chi ama tavole da park molto rigide per girare trick enormi e chi vuole tavole da powder morbide per avere un feeling tipo surf molto apprezzato.
La sciancratura
Questo argomento è complesso e difficile da definire in poche righe.
Sappiate che la sciancratura è la piega che assume la lamina, e solitamente più una piega è chiusa più la tavola sarà aggressiva anche a velocità minori mentre una
sciancratura molto aperta garantirà stabilità a velocità prossime a quella del suono.
La soletta
La soletta è la parte sotto della tavola. E’ quella che fa scivolare la tavola sulla neve, e può essere di due tipi:
- estrusa: è una soletta più economica, robusta e che richiede poca manutenzione. E’ più lenta.
- sinterizzata: è
una soletta molto costosa, richiede molta manutenzione e sciolinatura costante.
E’ la più veloce.
Il core
Il core è la parte interna della tavola. Fatto in legno, fibra di vetro e materiali pregiati come carbonio e titanio costituisce la parte flessibile della tavola. Viene chiamato anche anima, e trovo sia un nome azzeccatissimo. Infatti definisce molto meglio di camber, shape e flex il vero comportamento della tavola.
Se vuoi studiare per bene clicca qui per l'articolo dedicato.
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